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22/03/09

Mafalda interpreta

L'INTERPRETAZIONE
Oltre a tutti i processi, che abbiamo visto fino ad ora, la nostra mente è soggetta anche all’interpretazione della realtà. Per quanto si possa ricercare la sua oggettività e volerla comunicare agli altri, comporta sempre un’interpretazione nostra, personale, soggettiva.
Quindi, quando costruiamo un curriculum vitae dobbiamo pensare a come esso potrà essere interpretato, perché, nonostante siano scritti essenzialmente dei dati, sono comunque soggetti ad interpretazione.
La nostra visione delle cose viene costruita dall’insieme delle nostre conoscenze, esperienze e vissuti.
Vediamo un esempio con Mafalda (clicca sull'immagine per leggere).
Il suo vissuto: odia la minestra; la sua esperienza: sua madre le propone continuamente qualcosa che odia e non sopporta; la conoscenza che ne deriva: la minestra è qualcosa che non è buono.
Eppure il dizionario non esprime esattamente quello che lei ritiene sia “la minestra”, infatti lo stesso oggetto è considerato in modo differente, nonostante il significato e l’oggetto rimangano sempre gli stessi.
Questo procedimento di interpretazione delle cose, ovviamente avviene anche per quanto riguarda le azioni(clicca sull'immagine per leggere):
L’azione del padre è lodevole agli occhi di Mafalda, dato che lei la interpreta come un atto di altruismo. Lei sta osservando quello che vuole vedere: omette l’articolo sportivo, i suoi occhi si posano su quello che lei è solita leggere, cioè le notizie del mondo, dato che a lei non interessa lo sport. Inevitabile l’imbarazzo del padre, considerato nobile compiendo la stessa azione che invece è nata per altro motivo.
Visto questo dobbiamo ricordarci che il nostro selezionatore si focalizzerà su ciò che vuole vedere, infatti il suo sguardo si poserà su l’una o l’altra informazione del nostro curriculum a seconda di quello che gli interessa trovare al fine di scoprire competenze necessarie per svolgere il lavoro per cui ci si propone.
Il curriculum dovrà essere scritto in modo omogeneo e regolare per non far “cadere l’occhio” su qualcosa che magari non avevamo intenzione di evidenziare. Ci si aspetta che le parole in grassetto o sottolineate siano considerate importanti, se noi scriviamo in grassetto una sola esperienze, omettendo le altre, sarà facile che questo gesto venga interpretato come se noi avessi voluto evidenziare tutto, o magari che non siamo in grado di selezionare le cose importanti da quelle che non lo sono, o, ancora, che questa sia stata l’unica esperienza lavorativa interessante, e così via.

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