Le esigenze delle aziende non permettono più ai giovani armati di sola buona volontà di trovare lavoro, infatti i requisiti sono cambiati: ci deve essere voglia di imaparare, ma sprattutto di comprendere quanto si sta svolgendo, ovvero non essere dei puri esecutori, avere coscienza di quel che si fa.
L'apprendistato sembra che costi sempre più soldi e fatica: la scuola non prepara adeguatamente, non trasferisce le conoscenze principali, non rimane al passo con i tempi delle tecnologie usate nelle aziende, i giovani sembrano aver perso l'interesse per l'apprendimento della professionalità.
Perchè assumere un apprendista se non mi produce? Pago meno, ma comunque pago! Perchè pagare se non aumento l'utile? Così aumentano solo i costi!
L'apprendistato non è più quello di una volta: sembra che le persone da selezionare siano meno, per cui meno scelta per l'azienda! Una volta compiuta la scelta, spesso, l'apprendista si rivela una delusione: poca voglia di fare, poca voglia di imparare, per 50 € in più in busta paga cambiano lavoro, settore, attività.
Ma di chi è colpa di questa mancanza di interesse per la professionalità? A chi dobbiamo attribuire la responsabilità di una mancanza di formazione adeguata?
Ritengo che tutti siamo direttamente e indirettamente responsabili: genitori troppo tolleranti e/o invadenti nell'educazione scolastica, aziende che invece di programmanre un progetto formativo improvvisano o non formano per niente, scuola che non adegua i programmi e non recupera la sua autorità.
Le aziende vogliono persone che sappiano imparare, che siano autonome nello svolgimento delle attività assegnate, che non siano operai che pensano solo allo stipendio: la paga è il compenso per quello che si produce e per le competenze che si forniscono, non un diritto per ricevere soldi!
Non serve solo la buona volontà per fare gli apprendisti e diventare operai! Serve acquisire costantemente competenze nuove per essere competitivi!
Molte aziende dovrebbero considerare che assumere una persona in apprendistato non significa necessariamente risparmiare, ma investire, e investire comporta sempre un rischio, in questo caso che la persona se ne vada con le competenze che noi gli abbiamo fornito. Ma come in ogni investivento, il rischio deve essere calcolato e contenuto!
Nessun commento:
Posta un commento