Tutti abbiamo le nostre macchine del tempo: i ricordi, che ci portano nel passato; i sogni, che ci spingono in avanti

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08/08/08

Una buona prima impressione

Basta la prima impressione, il “colpo d’occhio”, perché nasca il giudizio. Per questo motivo insisto perché scriviate correttamente una lettera di presentazione, perché sia strutturata con stile, in modo chiaro e “leggero”, insomma, sia piacevole da vedere!
I processi a cui tutti sottostiamo derivano da aspetti fisiologi, culturali e personali (le esperienze). L’oggetto che si interpreta si inserisce sempre in un contesto, il quale a sua volta fornisce una serie di informazioni. La nostra mente cerca di organizzare il tutto in un insieme che assuma un senso: va oltre alle singole informazioni ricevute…l’esempio lampante di questo processo è il “triangolo di Kanizsa” In cui la nostra mente per dare un senso organizza il tutto interpretando la figura come: 2 triangoli (tra cui uno bianco) e tre cerchi neri; in realtà queste figure non esistono.
Se questo concetto lo consideriamo in riferimento alle persone, le cose si complicano: entrano in gioco una serie di processi mentali automatici (mi diverte pensare che su questi aspetti nel 2008 non siamo molto diversi dall’homo sapiens di 200.008 anni fa). Vi consiglio di leggere questo esperimento di Asch.
L’abito fa il monaco! Vediamo una persona…da ciò che vediamo (gli abiti, l’espressione, il colore dei capelli, degli occhi e della pelle, la postura, ecc), compiamo un processo di inferenza: in base a quello che vedo mi formo un giudizio sul carattere, uso questi elementi per capire le sue caratteristiche di personalità.
Come se non bastasse, organizziamo le informazioni che raccogliamo dopo questo “colpo d’occhio” in modo che siano coerenti. In questo modo restiamo ancorati alle prime impressioni! Tutte le novità su quella persona verranno raccolte in un modo (consapevole e inconsapevole) che andrà a confermare la prima impressione avuta (verifica del senso comune: si procede per conferma; verifica del metodo scientifico: si procede per falsificazione). Insomma, nella raccolta di nuove informazioni procediamo cercando una conferma a quello che, d’acchito, abbiamo pensato.

Se consideriamo, inoltre che le cose hanno sempre una prospettiva…




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