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04/07/11

Donna in carriera, l'uomo casalingo


Siamo lontani dagli anni '50, quando la donna aveva come unico compito "Essere una brava moglie": preoccuparsi della felicità del marito e dei figli, essere brava nelle faccende di casa, nell'economia domestica, pensare all'unità familiare ecc. (consiglio il film Mona Lisa Smile ambientanto nel 1953 nel Wellesley College prestigiosa scuola femminile, dove l’insegnamento base, principio fondamentale per le allieve è prepararsi per lo scopo principale nella vita di una donna: il matrimonio).

Lontani da quegli anni...forse non così lontani se parlare di una donna manager  fa ancora "notizia"...

L'ARTICOLO:
”L’idea che una donna possa avere una famiglia, un gruppo di amici e allo stesso tempo un lavoro duro e impegnativo quando anche il marito lavora a tempo pieno è, se non impossibile, poco realistica’’. La tesi arriva da un’esperta: Helena Morrissey, amministratore delegato del gruppo d’investimento Newton. Quella che è considerata la donna più potente della City gestisce un fondo di circa 50 miliardi di sterline e 400 dipendenti. Ogni sera alle 18.00 stacca e corre a casa dai nove figli e dal marito casalingo, aiutato da una tata.


”Abbiamo bisogno di un nuovo modo di pensare
e di vedere le cose. Forse al momento c’è un po’ di negatività attorno alla figura di un uomo che lascia il lavoro per occuparsi dei figli, ma sicuramente aiuterebbe a spianare la strada per le donne’’.


”Se la donna di successo oggi non arriva ai massimi livelli – ha scritto – è perché viene ostacolata non sul lavoro quanto a casa: vuol dire che ha sposato un uomo che mette la sua carriera prima di quella della moglie’’.
Kellaway ha scavato nel menage privato delle 50 donne di maggior successo al mondo e trovato dati interessanti. Quasi tutte hanno figli, ma nessuna sembra aver sposato un uomo alpha, ovvero professionalmente aggressivo e ambizioso.


Per Morrissey la questione dell’equilibrio familiare e della divisione delle mansioni domestiche è particolarmente importante: il suo nuovo obiettivo, infatti, tocca tutte le donne professioniste.
L’anno scorso ha fondato il 30% Club, un gruppo che mira, entro il 2015, a portare più donne nel consiglio d’amministrazione delle maggiori aziende del Regno Unito. Oggi solo il 12.5% dei dirigenti sono donne. In quattro anni Morrissey vuole portare il totale al 30%.


 (Tratto da Questo articolo)
 Faccio notare che non fa notizia il suo successo e la sua nuova idea, ma che lei sia in un ruolo principalmente maschile.
Almeno stiamo andando avanti :)



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