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01/04/10

Donne: maternità può discriminare al lavoro

La maternità è un momento critico per l'occupazione femminile. E' il dato che emerge con forza dal resoconto dell'attività degli ultimi 3 anni dell'ufficio della consigliera di parità della Provincia di Cagliari, guidato da Tonina Dedoni.La Consigliera di Parità è una figura istituzionale nominata dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, su designazione delle Regioni e delle Province interessate. Ha funzioni di promozione e controllo dell'attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini nel lavoro. A questo fine, intraprende azioni positive e può agire in giudizio per tutelare le lavoratrici e i lavoratori. Nell'esercizio delle sue funzioni è pubblico ufficiale, e ha l'obbligo di segnalare all'autorità giudiziaria i reati di cui venga a conoscenza.



CAGLIARI - “Essere nel contempo mamma e lavoratrice – afferma la consigliera – è ancora un grosso problema e le donne continuano a essere discriminate nell'accesso del mondo del lavoro e nel reinserimento dopo la maternità”.

A Cagliari e provincia, l'identikit tipo dell'utente che sceglie di rivolgersi a questa figura è donna, lavora nel settore privato, ha dai 30 ai 40 anni ed è mamma. Nel triennio 2007-2009, sono 110 le segnalazioni arrivate all'ufficio della consigliera di parità : 57 volte, è stata aperta un'istruttoria, per il resto si tratta di contatti informali, mail o persone che hanno chiesto informazioni. Nell'89% dei casi sono le donne a rivolgersi alla consigliera, nel restante 11% gli uomini, l'età va per lo più dai 30 ai 40 anni (50% delle volte), seguita dalla fascia 40-50 anni (29%), dai 50 ai 60 (14%) e dai 20 ai 30 (7%). E' soprattutto dal settore privato che arriva il numero maggiore di casi, pari al 71%, 27% dal pubblico (nel 2% dei casi si tratta di altro). La tipologia di discriminazione più diffusa è la vera e propria discriminazione di genere (59% dei casi), seguita dalla violazione del contratto (30%) e da mobbing o vessazioni (11%) e il motivo della discriminazione è spesso la maternità.

La violazione del contratto, infatti, nel 55% dei casi, è per maternità e anche la discriminazione, il 45% delle volte, è per motivi legati alla maternità. Che la maternità continui a essere un problema per la donna che vuole lavorare è attestato anche dai dati relativi alle dimissioni per maternità, forniti dalle Direzioni Regionale e Provinciale del Lavoro. Nel 2009, a Cagliari e provincia, si sono registrate 166 dimissioni per maternità. Il dato regionale si attesta su 363 casi di dimissioni.

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